Fotovoltaico – Guida ai prezzi impianti fotovoltaici, costi aggiuntivi e ammortamento

Costo impianto fotovoltaico - Guida completa sul prezzo pannelli fotovoltaici, costi aggiuntivi e ammortamento impianti solari - Start Preventivi

 
Partendo dal presupposto che un impianto fotovoltaico non è un costo ma più che altro un investimento è bene comunque calcolare quale spesa bisogna affrontare per la sua installazione e anche per la manutenzione.

Per poter determinare il costo dell’impianto fotovoltaico di cui abbiamo bisogno è necessario prendere in considerazione tre fattori principali: la posizione geografica, la potenza nominale e la tipologia dell’impianto fotovoltaico. Queste tre costanti sono collegate strettamente fra di loro in quanto la potenza nominale di un impianto si deve determinare in base alla posizione geografica e la tipologia dello stesso dipende dalla potenza richiesta e dall’uso che se ne vuole fare.

Spieghiamo meglio. Se l’investitore decide di acquistare un impianto fotovoltaico solo per il proprio fabbisogno personale deciderà di comprarne uno della potenza nominale necessaria per soddisfarlo in base alla posizione geografica in cui si trova. Se invece sceglie di rivendere l’elettricità prodotta in surplus opterà per un impianto con una maggiore potenza nominale (sempre tarata sulla posizione geografica) in modo da essere certo di produrre non solo l’energia necessaria per la propria abitazione ma anche un’eccedenza da immettere nella rete elettrica del proprio gestore.

Importanza della posizione geografica nella scelta dell’impianto fotovoltaico

Una famiglia media, composta da 3-4 persone e con consumi standard, generalmente richiede una potenza nominale di 3 kw per soddisfare il proprio fabbisogno giornaliero. Questa potenza però è variabile. Al nord, dove è richiesta maggiore illuminazione artificiale ed energia per il riscaldamento, il fabbisogno energetico sale a 3,5 kw. Di contro al sud il fabbisogno energetico scende a 2,75 kw. Ne deriva che le regioni al nord per assicurarsi le stesse prestazioni di un impianto fotovoltaico situato al centro Italia dovranno spendere un po’ di più. Questo anche perché i loro pannelli fotovoltaici saranno in grado di produrre meno energia rispetto agli altri. Di contro al sud i costi per un impianto fotovoltaico saranno inferiori e l’energia ricavata sarà invece maggiore.

La posizione geografica ha un peso anche ovviamente sui costi in bolletta. Il fabbisogno energetico medio annuale di una famiglia composta da 4 persone varia da 2.700 a 3.200 kwh. La netta differenza è determinata, oltre ovviamente all’uso che se ne fa, anche dalla posizione geografica delle famiglie stesse.

Il costo di un impianto fotovoltaico allacciato alla rete elettrica (grid-connected)

Il costo degli impianti fotovoltaici è diminuito di anno in anno. Nel 2005, anno del primo picco iniziale, un impianto fotovoltaico base costava mediamente 9.000 euro (comprensivo di supporti e di installazione). Attualmente il prezzo di mercato è drasticamente sceso. Un impianto Grid Connected con una potenza nominale di 3 kw costa indicativamente fra i 3.000 e i 5.000 euro. Certo la spesa non è proprio minima, ma sicuramente più accessibile rispetto al passato. Si consideri poi che le detrazioni, attualmente al 50%, permettono di rientrare nella spesa nel giro di pochi anni.

Ma vediamo oltre i costi anche i guadagni. Un impianto fotovoltaico da 3 kw produce mediamente 3.900 kwh all’anno nelle regioni a medio irraggiamento solare (3.300 al nord e 4.400 al sud).

Volendo considerare una situazione di produzione media con consumi massimi da un punto di vista energetico diciamo che una famiglia con questo tipo di impianto fotovoltaico produce 3.900 kwh e ne usa 3.200 kwh per il proprio fabbisogno. I rimanenti 700 kwh li rivende al proprio gestore energetico. Questo però li paga molto meno di quanto non faccia pagare all’utente l’acquisto di energia dalla rete. Ne consegue che chi si trova in regioni in cui può produrre poca energia, in quanto l’irraggiamento è minore, ma che di contro ne dovrà acquistare di più dal proprio gestore, vedrà solo un sensibile calo della propria bolletta. Quindi la tempistica di ammortamento dell’investimento iniziale sarà piuttosto lunga, mediamente 5 anni usufruendo delle detrazioni fiscali al 50% attualmente in vigore.

Diversa sarebbe la situazione se la stessa famiglia decidesse di optare per un impianto fotovoltaico con accumulo oppure per un impianto con potenza nominale di 6 kw anziché 3 kw.

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Il prezzo di un impianto fotovoltaico da 6 kw

I costi per un impianto fotovoltaico di 6 kw sono decisamente più elevati di quelli da sostenere per un impianto da 3 kw. E’ quindi un tipo di investimento da fare quando si ha un budget che lo permette. A differenza dell’altro tipo di investimento questo non ha solo l’obiettivo di abbassare (o annullare) i costi in bolletta, ma anche quello di guadagnare sull’energia prodotta. In questo modo viene ammortizzata in pochi anni la cifra spesa per l’installazione e la manutenzione dell’impianto fotovoltaico.

Un impianto fotovoltaico da 6 kw è in grado di produrre una media di 7.800 kwh all’anno. Ben 8.800 kwh al sud, 6.000 kwh al nord e 7.800 kwh al centro Italia. Questo in linea teorica comporterebbe la possibilità di rivendere al proprio gestore energetico un minimo di 2.800 kwh (contro i circa 700 kwh prodotti in eccedenza con un impianto da 3 kw).

Il costo di un impianto fotovoltaico da 6 kw va dai 9.000 agli 11.000 euro circa. Il risparmio sulla bolletta però sarà tale da permettere un ammortamento del costo nel giro di 2-3 anni circa, sempre usufruendo delle detrazioni fiscali al 50%. Passati questi anni e ammortizzati i costi dell’installazione, l’impianto però diventerà una fonte di guadagno costante per tutta la sua durata.

Il prezzo di un impianto fotovoltaico ad accumulo da 3 kw

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La seconda ipotesi per poter ammortizzare velocemente il costo dell’impianto fotovoltaico è quella di optare per la soluzione Stand Alone, ovvero scollegata dalla rete elettrica. Questo tipo di impianto è autosufficiente ed ha un costo decisamente più elevata rispetto all’impianto Grid Connected (collegato alla rete) però è in grado di garantire il totale annullamento delle spese di acquisto per l’energia elettrica.

Meglio ancora se si decide di optare per le soluzioni ibride, cioè per quegli impianti ad accumulo che sono comunque connessi alla rete elettrica. I pannelli fotovoltaici saranno in grado di produrre non solo l’elettricità necessaria per il fabbisogno giornaliero ma permetteranno anche di vendere il surplus che potrebbe arrivare a 1.700 kwh all’anno.
Vediamo i costi. Un impianto fotovoltaico ad accumulo Stand Alone costa mediamente fra i 4.000 e i 7.000 euro. Questo garantisce il fabbisogno energetico ma non è possibile vendere l’elettricità prodotta in eccedenza. Un impianto fotovoltaico ibrido può costare dai 7.000 ai 9.000 euro ma non solo garantisce l’autonomia energetica, può diventare anche una fonte di guadagno costante nel tempo.

A questi costi si devono però aggiungere altri importi che vogliamo ora vedere nel dettaglio.

Costi aggiuntivi per un impianto fotovoltaico

Le somme sopra presentate generalmente includono oltre al costo effettivo dei pannelli fotovoltaici e di tutti gli elementi base (inverter, batterie, regolatori di carica, contatori…) anche le strutture di supporto, la progettazione e l’installazione.

Se la ditta installatrice propone i cosiddetti pacchetti “chiavi in mano” generalmente nel costo indicato per l’acquisto sono comprese anche le spese di disbrigo delle pratiche burocratiche. Altrimenti sarà necessario pagare a parte questo costo, che per gli impianti domestici di piccole dimensioni è di circa 350 euro. Questi costi comprendono la presentazione dei documenti, la firma sulla progettazione e la responsabilità del progettista su eventuali guasti o malfunzionamenti.

Le installazioni fotovoltaiche inoltre, ad esclusione di quelli di tipologia Stand Alone, prevedono un costo di allacciamento alla rete elettrica pari a 100 euro per impianti sotto i 50 kw.

Per raggiungere la cabina di trasformazione Enel più vicina si devono poi aggiungere ulteriori costi:
– una quota fissa pari a 46,53 euro
– una quota potenza pari a 69,79 euro
– una somma calcolata in base alla distanza del punto di allaccio dalla cabina stessa. Pari a 186,5 euro per distanze inferiori a 200 metri, a 278,71 euro per distanze comprese fra i 200 e i 700 metri, a 835,68 euro per distanze fra i 700 e i 1.200 metri e a 1.949,59 euro per distanze superiori ai 1.200 metri.

Anche questi costi, come quelli per il disbrigo delle pratiche burocratiche, generalmente sono inclusi nel pacchetto “chiavi in mano”. Comunque è bene informarsi visto l’entità non da trascurare di tali importi.

Si consiglia inoltre la stipula di un’assicurazione di copertura del costo di circa 150 euro all’anno (50 euro per kw di potenza nominale).

Costi di manutenzione impianti fotovoltaici

Il controllo e la pulizia degli impianti fotovoltaici non prevedono costi particolarmente elevati. Generalmente questi costi si aggirano intorno ai 150-200 euro all’anno. Più costosi sono invece gli interventi di sostituzione dei componenti.

L’inverter (il trasformatore) generalmente ha una durata assicurata per più di dieci anni e il costo per la sua sostituzione è di circa 1.000-1.200 euro.

Il costo di manutenzione più imponente da sostenere è quello delle batterie per gli impianti ad accumulo. Fino a qualche anno fa questi costi rendevano improponibile la scelta di questa tipologia per strutture domestiche, destinando l’impianto ad accumulo solo ad uso industriale. Le batterie allora in uso, quelle al piombo, avevano una durata massima di 5 anni e la loro sostituzione costava circa 3.000-6.000 euro.

Attualmente le batterie al litio garantiscono una durata decennale e prestazioni più elevate anche se il costo per la sostituzione è di circa 4.000-6.000 euro. I costi sono effettivamente elevati ma bisogna considerare che l’impianto permette di ripagarli con il risparmio e l’eventuale vendita di energia (nel caso di impianti ibridi). Si consideri poi lo scenario che ci troviamo davanti: tecnologie fotovoltaiche sempre più economiche, con prestazioni sempre migliori che richiedono minori interventi da una parte e dall’altra parte un costo per l’elettricità sempre più alto e al contempo una maggiore richiesta della stessa per soddisfare il fabbisogno giornaliero. In uno scenario ancora più futuristico si può prevedere l’acquisto di un’auto elettrica da caricare direttamente a casa, nel proprio garage, a costo zero.

Grandezza ed estetica dell’impianto fotovoltaico

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L’ultimo dubbio che spesso scoraggia il cliente dall’acquisto di un impianto fotovoltaico è la grandezza e l’impatto che avrà sull’estetica dell’edificio. Anche in questo si stanno facendo passi da gigante con la creazione di pannelli sempre più piccoli ed esteticamente più belli.

Rimanendo su un impianto con un tipo di modulo standard si calcola che sia sufficiente una superficie di circa 8-10 mq per kw (24-30 mq per impianti fotovoltaici da 3 kw e 48-60 mq per impianti da 6 kw) se il tetto è piatto. Se invece il tetto è inclinato saranno necessari circa 25 mq per ogni kw (75 mq per impianti da 3 kw e 150 mq per impianti da 6kw).
Come si può vedere l’impatto di impianti fotovoltaici (specialmente di quelli da 6 kw su tetti inclinati) è tutt’altro che indifferente, ma le nuove tecnologie stanno pian piano riducendo drasticamente le dimensioni dei moduli, pur mantenendo elevate prestazioni o addirittura migliorandole, e al contempo stanno diventando esteticamente più accattivanti in modo da mimetizzarsi nell’aspetto esterno dell’edificio. Col tempo sicuramente gli impianti saranno tali da rendersi quasi invisibili o esteticamente belli e tali da arricchire un edificio anziché imbruttirlo.

Immagini: fotovoltaicosulweb.it, pinterest.com

 

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